Torna in questa stessa pelle
che al fuoco del tempo ha generato amore
fuori tra i filari dei campi
cristalli di brina nel calpestio di passi innamorati.
Gli sguardi evasi implorano silenzio
l’amore è un pugnale profondo più di un respiro
che brama nella carne il giorno amato.
Amore che al gioco del vento
liberi le tue ancelle nel desiderio d’amare
in quale trama leghi i destini di anime senza cielo
quando la notte giace con la luna
in silenzio l’infinita sua solitudine.
I letti di passione
affanni di chi tace
in un bacio la sua colpa.
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