Viaggia il respiro nella calura di agosto
ora che la cicala canta il suo amore
io misero spettatore ascolto e guardo le stelle
domandandomi
anima perché non sei cicala o stella
senti il profumo della vita
quest’aria di campagna
che emigra verso un autunno di anatre e paludi .
Prima che la pioggia sollevi le rondini
dal loro ritornar nel cielo natio
tu sogni di essere libera da questo corpo
e mi lasci qui
in balia del vento
come una guerriero
che ondeggia e non arretra
nelle avversità del destino.
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