Il seme della sera
oscura lo sguardo di un velato grigio
e la fioca luce che ancor in me cerca la vita.
Le case prive di colore e forma
diventano muraglie per ogni fantasia.
Gli alberi non hanno nidi
nascosta è la vita
tra le braccia di inanimati rami
mossi a burattini dal soffio del vento.
È una serata gelida
di una primavera che lentamente
si scrolla dalla sua coda la neve di un inverno
che non offre fiori o aria di campagna.
I cani rintanano il loro vivere
in una cuccia di fortuna
come l’uomo è avvezzo alla solitudine
negli occhi la malinconia del suo destino.
Ormai il freddo è più gelido della morte
una coperta per avvolgere
quel che è in noi più caro
la vita semplice o avventurosa
nel silenzio di un pensiero
la luce di un’anima amica
per una notte da vegliare.
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