La solitudine
la trovi nei silenzi delle parole
al fuoco di smarrite stelle
sulla pelle delle nuvole .
Quando negli occhi
un velo di tristezza
diventa malinconia d’amore
e fugge via da noi.
La solitudine
la trovi nei silenzi delle parole
al fuoco di smarrite stelle
sulla pelle delle nuvole .
Quando negli occhi
un velo di tristezza
diventa malinconia d’amore
e fugge via da noi.
Lascio al mare e al sole
nel celeste cielo
il parlare dei tramonti .
L’amore ha
nei tuoi occhi
labbra di ciliegia
e prati di girasoli
onde di un sogno infinito.
Da una finestra una candela
ombreggia fantasmi e morte
prima che la luce del sole
rimembri al nuovo giorno
dal cuore un passato risorge.
Il sospiro acerbo di un giovanile amore
mi pose nella solitudine del silenzio
così che l’anima
dal trombo del passato rinasce a vita .
Rividi il volto che di festa
gioiva alla presenza di giorni sereni
nel cercar la vita oltre il vento del presente .
Speranze che di eterno buio si fregiano
nel destino mortale che ad ogni sponda
traghetta l’anima di chi in altri luoghi insegue amore .
Il nome non è che un lampo nel cielo del tempo
solo il tuono rimane tra le foglie di un volto che non c’è .
Chi nel cuor sospira non riposa nella notte
e nel cuor geme solo l’eterno andar del tempo .
Ti vidi nel miglior sorriso della gioventù
non eri ombra ma carne viva
e meraviglia mi scosse chiamandoti per nome.
Verso casa fu il nostro andare
nel parlar felici da essere viventi
la morte non risiedeva più in noi.
Soave è nel sapersi uniti
che il dolore non era più
membro comune d’affanni e di sconfitte .
Noi in dimensioni diverse
eravamo oltre le ombre della morte
coscienti di essere amore
nel respiro comune del sogno.
Nel risveglio non trovai più la verità
tra le onde infrante dei sogni
l’agitarsi dell’anima.
La luce del cielo prese forma nel viso di un angelo
perfetto nel volto e nei capelli intrisi d’oro
mutò l’andar del tempo mio e d’altri spasimanti
così il silenzio
entrò rubando il cuor e lo sguardo .
Può la mano umana essere più del divino
nel creare l’amore di infinita purezza
ogni storia ha il suo volto
due solitudini in una sola anima
così l’eterno forgiò in segreto due ali
perché il dolore della terra
lasci la vita e giunga fino al cielo .
Un bacio rubato nel tempo sbagliato
divise il buio dalla luce
le ombre di un’anima
hanno l’oscurità della luce
nel colore del cielo .
Insultami pure nella felicità di essere innocente
la verità è solo un’apparenza racchiusa nelle parole
dipinta sulla bocca modellata del tradimento
nel desiderio strisciante di usurpare il dono divino.
Nel battesimo del giusto mi lasciai andare
l’anima nel tormento
dipinge l’insano respiro del volto
nel profilo di una madonna
cancellai il difetto d’esser uomo .
Un padre cercato
nel rifiuto di essere un’anima maledetta
nel solitario cammino del mondo andai
dove la felicità
è un ricordo lontano quando si è soli .
Negli occhi il dolore non ha confini
solo il futuro
ha una luce diversa dalla crudeltà
nel vuoto passare dei colori
la forma di essere anima e luce.
Stanotte ti cerco invisibile silenzio
la vita è andata via
sulla strada del mio sguardo .
Tra le rose e il cielo
un profumo avvolge d’infinito amore
la vita nel giorno che tramonta .
Solo nebbia nei passi che respiro
la luce possiede
il volto di una notte buia.
Dove sei quando mi smarrisco
nei viali dei cipressi
nel giorno che ritorna
solitudine di un pensiero.
Così cerco in me quel silenzio
che ha il tuo nome
di ogni notte tu sei
insieme al mio sguardo
il sogno amato e perduto della vita.
Io ti ricordo nel saluto mancato
quando il tempo inchioda la vita al suo destino .
Quante onde muoiono prima di baciare la riva
e quanti tramonti ingoia la notte priva di stelle .
Io ti ricordo tra le ombre di sogni confusi
nella sofferenza del risveglio
quando il cuore ti cerca nel vuoto di uno sguardo
e tutto tace nel chiarore di un’alba indefinita e silenziosa.
Io ti ricordo nella lontananza
di un faro che illumina l’occhio della notte
e tra le schiumose onde appare la prua
di un veliero in cerca di riparo.
Così ripeto il tuo nome nel rigurgito della mente
per non smarrire il tuo volto
nella solitudine del respiro
di un grido che nessuno sente
nel vento di malinconia che attraversa l’anima.
Ecco quando la notte dorme
io ti ricordo e veglio fino all’alba
nel funeree passar delle ore
fino a quando la luce risvegli nei miei occhi
il tuo nuovo giorno di silenzio.
Precipita l’anima nell’inconscio buio
scivola silenziosamente nei labirinti della morte
quale veglia attende l’ignaro mortale
la sua fede di resurrezione incisa in una vita limpida.
La certezza di una logica senza appello
chiede dov’è Dio in quale mutuazione vive
quando sarà il tempo del suo raccolto.
E semmai fosse la dea natura
madre che in ogni futuro possiede radici
così ecco che il verso ritorna canto nella mente
“polvere sei e polvere tornerai” .
Quanti dubbi e incertezze per l’anima
ama il sole le stelle e nel sogno
attraversa l’indefinito confine della vita.
I giorni si negano al sogno
ombre di silenzi nel cuore
malinconie per chi non ritorna più.
In un soffio di primavera
l’immensità del cielo
è uno sguardo d’amore
per ogni sogno che ritornerà
nel tempo dei silenzi
a essere luce d’amore
insieme a chi non vive più.