La
primavera è una mutua sequenza di silenzi
ci
sono prati liberi e spiagge solitarie
mentre
su un altare si dicono messe senza fiori .
Avevo
un portafortuna dietro la porta
come
una memoria d’attingere ad ogni uscita.
Invece
spio da questo balcone
la
primavera nella sua presenza
di
fronte su un muro di tufo
sono
spuntati fiori selvatici
dal
colore giallo intenso intonati al sole
e
qualche ciuffo di erba di muro,
Fortuna
vuole che nel mio piccolo cielo
volano
coppie di rondini nel loro volo abile e veloce
in
questo silenzio orfano di rumore umano
ascolto
il loro cinguettio continuo
un
fraseggio d’amore di una natura innamorata.
Infine
storno lo sguardo sull’orizzonte dei tramonti
nel
lento calare del giorno
quando
il cielo s’infiamma e si colora
di
ambra e rosso ciliegio.
Poi
quando avanza l’imbrunire
la
malinconia penetra nel respiro dello sguardo
se
non fosse per Venere
con
la sua fulgida luce a rincuorare la debolezza umana
in
me un pensiero silenzioso dice
guarda
l’universo nulla chiede nel suo moto perpetuo
nel
suo equilibrio d’amore offre a noi la vita.